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giovedì 28 giugno 2012

Resistenza nel mondo: Steven Biko



Steven Bantu Biko (King William's Town, 18 dicembre 1946 – Pretoria, 12 settembre 1977) è stato un attivista sudafricano anti-apartheid.
Nel 1970 fonda il Black Consciousness Movement ("movimento per la coscienza Nera"), un movimento sorto dall'angoscia e dalla frustrazione degli africani colti, che si vedono preclusa ogni libertà a causa dell'apartheid. Il BCM si articola in tre organizzazioni: un movimento politico (Black Peoples' Convention), una centrale sindacale (Black Allied Workers' Union) e una lega studentesca (South African Students' Organisation).
Il 18 agosto 1977 Biko fu arrestato presso un posto di blocco dalla polizia sudafricana. Durante la prigionia nel carcere di Port Elizabeth subì una grave lesione al cranio, presumibilmente colpito con una spranga, e il 12 settembre 1977 morì durante il trasferimento verso un'altra prigione. Le fonti ufficiali della polizia sostennero che il decesso era da attribuirsi a un prolungato sciopero della fame.
La morte di Biko contribuì a farne un simbolo per la popolazione sudafricana nera, un eroe della resistenza contro il regime afrikaner; i suoi funerali furono l'occasione per una grande manifestazione di massa e di sfida.
Nel 1980, Peter Gabriel incide un brano di grande successo (dal titolo Biko), la cui riproduzione radiofonica viene vietata in Sudafrica. La stessa canzone viene riproposta dai Simple Minds, come cover, nell'album Street Fighting Years del 1989, album che contiene dediche anche ad altri personaggi come Nelson Mandela e Víctor Jara. Biko viene nominato anche nella canzone Figli della stessa rabbia, del gruppo musicale italiano Banda Bassotti

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