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venerdì 26 febbraio 2016

e il coro onora la cultura hippy

La celebre canzone, un inno della contro-cultura californiana, dei figli dei fiori e degli hippy, arrivata alla cultura di "serie A" attraverso prima il musical "Hair" ("Capelli") del 1969, del quale è il tema principale, poi del film omonimo di Milos Forman del 1979, quando la fase hippy era ormai abbondantemente finita (praticamente già una operazione nostalgia), era interpretata nel musical dai 5th Dimension, che la portarono al successo internazionale (6 settimane al numero 1 in USA, 3 milioni di copie vendute) in una versione particolare, un medley dei due brani "Aquarius" e "Let the Sunshine In".
I 5th Dimension erano un gruppo vocale R&B abbastanza soft, che avevano già portato al successo un loro precedente album (e hit) Up, Up and Away.
When the moon is in the Seventh House
and Jupiter aligns with Mars
Then peace will guide the planets
And love will steer the stars

This is the dawning of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!

Harmony and understanding
Sympathy and trust abounding
No more falsehoods or derisions
Golden living dreams of visions
Mystic crystal revelation
And the mind's true liberation
Aquarius! Aquarius!

When the moon is in the Seventh House
and Jupiter aligns with Mars
Then peace will guide the planets
And love will steer the stars

This is the dawning of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!
As our hearts go beating through the night
We dance unto the dawn of day
To be the bearers of the water
Our light will lead the way

We are the spirit of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!

Harmony and understanding
Sympathy and trust abounding
Angelic illumination
Rising fiery constellation
Travelling our starry courses
Guided by the cosmic forces
Oh, care for us; Aquarius

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in






lunedì 15 febbraio 2016


TEATRO CLUB UDINE _ PALIO FACTORY

presenta

giovedì 18 febbraio 2016 - ore 21


TEATRO SAN GIORGIO - Udine, via Quintino Sella

LIBERAZIONE
dedica a Tina Merlin, staffetta partigiana


di Serena Di Blasio
con Serena Di Blasio e Nicoletta Oscuro
regia di Massimo Somaglino

una produzione ARCI TERRITORIALE UDINE E PORDENONE


‘Ognuno costruisce e ricostruisce la propria esistenza lungo l’intero arco della vita’
Tina Merlin


Trichiana 25 aprile 1957. Casa di Tina. Mentre
all’esterno dell’abitazione il paese sta
festeggiando l’anniversario della Liberazione,
Tina è in casa a lavorare. Sta scrivendo una
serie di racconti sulle staffette partigiane.
Riceve la visita di Wilma, una delle protagoniste
degli eventi narrati nel
suo libro. Davanti alle due donne si
materializzano alcuni accadimenti del 1945, anno
che vide la nascita e lo sviluppo della loro
amicizia. Legate da ideali e speranze comuni, le
due avevano interrotto bruscamente la loro
amicizia a causa di un tragico evento nelle quali
erano state entrambe coinvolte. Dopo dodici anni
di silenzio Wilma si presenta alla porta di Tina,
con l’intento di confessare i motivi che l’hanno spinta a quell’allontanamento.
Una storia di amicizia. Un confronto tra gli ideali e gli interessi personali. E in
scena due attrici in un dialogo serrato in cui si mettono in campo
sentimenti, ricordi, speranze e disillusioni. Emerge la necessità di fare i
conti con un passato che rende difficile vivere serenamente il presente.
Non si può mentire. Bisognerà rivelare fino all’ultima scomoda verità per

permettersi una riconciliazione.



Note di regia


Io credo che questa sia una storia che racconta i cambiamenti.
I cambiamenti delle persone.
Più precisamente racconta di come un avvenimento epocale ed intensamente
drammatico quale è stata la seconda guerra mondiale, l’occupazione tedesca
dell’Italia settentrionale, la Resistenza possa cambiare profondamente le persone,
dividere la loro esistenza in un “prima” ed un “dopo”, trasformarle nel carattere e
nel modo di affrontare la vita. A scene alterne vediamo il “prima” ed il “dopo” di due
donne. Due momenti diversi della loro vita.
Le vediamo giovanissime fare la loro parte nella Resistenza, combattere per
garantire a loro stesse e a quelli che verranno una vita migliore, libera dall’invasione,
dalla schiavitù, dalla miseria, ciascuna mettendo in campo la propria straordinaria
energia di ventenni piene di speranza, di aspettativa, di desiderio per il futuro di una
generazione e di una nazione intera.
Dodici anni dopo, le ragazze non sono più le stesse. La società è cambiata ma non
abbastanza, il loro ruolo di donne nel pubblico e nel privato non è quello che si
aspettavano, i loro sogni sono stati traditi.
Anche il loro rapporto porta con sé un mistero, un “non detto”, una responsabilità
reciproca che può spiegare un dolore e una separazione durata dodici lunghi anni.
E il chiarimento si fa necessario.
D’accordo, il mondo non cambia per questo, ma il nuovo incontro fra le due donne
aggiunge un tassello al quadro, e per entrambe sarà un po’ più prossima la
liberazione.

Massimo Somaglino

INGRESSO UNICO € 10,00
biglietti in vendita la sera di spettacolo dalle ore 20 presso il Teatro San Giorgio




INFORMAZIONI : TEATRO CLUB UDINE via Marco Volpe, 13 – 33100 UDINE Tel/fax 04320507953 info@teatroclubudine.it
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