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giovedì 11 giugno 2015

Oltre il ponte

Un bellissimo testo di Calvino, nato ovviamente dall'esperienza di Cantacronache, ricorda la sua militanza nella Resistenza e la necessità di tramandare alle future generazioni i valori che stavano alla base di quella scelta. 

È stato recentemente interpretato anche da Moni Ovadia insieme ai Modena City Ramblers nell'album collettivo "Appunti Partigiani" (con un arrangiamento musicale ispirato alla musica originale di Sergio Liberovici e al tradizionale irlandese "The Blacksmith"). Ancora più recentemente è entrato a far parte, con risultati straordinari, del repertorio degli Apuamater Indiesfolk di Davide Giromini, che la propongono spesso durante i loro spettacoli (così, ad esempio, il 1° maggio 2008 a Sesto Fiorentino, all'Istituto De Martino).




O ragazza dalle guance di pesca,
O ragazza dalle guance d'aurora,
Io spero che a narrarti riesca
La mia vita all'età che tu hai ora.
Coprifuoco: la truppa tedesca
La città dominava. Siam pronti.
Chi non vuole chinare la testa
Con noi prenda la strada dei monti.

Silenziosi sugli aghi di pino,
Su spinosi ricci di castagna,
Una squadra nel buio mattino
Discendeva l'oscura montagna.
La speranza era nostra compagna
Ad assaltar caposaldi nemici
Conquistandoci l'armi in battaglia
Scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Non è detto che fossimo santi, 
L'eroismo non è sovrumano,
Corri, abbassati, dài, balza avanti,
Ogni passo che fai non è vano.
Vedevamo a portata di mano,
Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto,
L'avvenire d'un mondo più umano
E più giusto, più libero e lieto.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore.

Ormai tutti han famiglia, hanno figli,
Che non sanno la storia di ieri.
lo son solo e passeggio tra i tigli
Con te, cara, che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri,
Quelle nostre speranze d'allora,
Rivivessero in quel che tu speri,
O ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l'altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent'anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l'amore. 

Bioresistenze EXPO

Martedì 9 Giugno a Udine con il Coro Popolare della Resistenze, abbiamo proseguito le registrazioni per ‪#‎Bioresistenze‬ un grazie di cuore a tutti i componenti e alle Maestre ‪#‎NicolettaOscuro‬ e ‪#‎ClaudiaGrimaz‬






venerdì 24 aprile 2015

25 Aprile mattina celebrazione ufficiale dalle ore 10 piazza primo maggio Udine- pomeriggio Resistenza in Festa parco Rubia Pradamano Udine

Sabato 25 aprile 2015
RESISTENZA IN FESTA
Una giornata insieme ai partigiani
Parco Rubia  PRADAMANO
70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
ore 13.00 Pranzo nell’area festeggiamenti
La festa si svolgerà anche in caso di maltempo
nel pomeriggio
CANZONI PARTIGIANE con il CORO POPOLARE DELLA RESISTENZA
La sezione ANPI Udine Città invita iscritti e amici all’iniziativa antifascista
PROGRAMMA CELEBRAZIONI UFFICIALI DEL MATTINO:
ore 9.45 – Ritrovo in piazza l Maggio
Ore 10.15 – Avvio del corteo da piazza I Maggio
Ore 10.30 – Alzabandiera e deposizione corone al Tempietto ai Caduti in piazza Libertà
Intervento:
Furio Honsell – Sindaco di Udine
Lettura motivazione Medaglia al Valor Militare:
alla città di Cividale Francesca Deganutti – Studentessa
alla città di Tolmezzo Andrea Vidoni – Studente
alla città di Udine Caterina Luzzi Conti – Studentessa
Intervento:
Elvio Di Lucente – Rappresentante sindacale
Ore 11.30 – Corteo al Monumento alla Resistenza e deposizione corone
Letture sul tema della Resistenza interpretate da:
Consiglio Comunale dei ragazzi di Udine
Palio Teatrale Studentesco “Città di Udine-Ciro Nigris” a cura del Teatro Club Udine
Coro Popolare della Resistenza

Oggi 24 Aprile manifestazione di Borgo Villalta Udine



MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA NEL 70° DELLA LIBERAZIONE
La Sezione Anpi “Udine Città” insieme a tutti gli antifascisti udinesi ricordano i 22 caduti del Quartiere e “Gianna”, la partigiana che per decenni è stata l’anima di questa celebrazione.
La manifestazione avrà inizio in via Leicht, presso la lapide posta sulla facciata dell’Istituto magistrale, e si concluderà in via Anton Lazzaro Moro, presso la lapide in onore di G. B. Periz “Orio”, medaglia d’argento della Resistenza.

Intervengono gli studenti
Margherita Mattioni e Nicolò Berti
della sezione "Vincenzo Pramparo" - ANPI Medio Friuli 

con la partecipazione del
CORO POPOLARE DELLA RESISTENZA di Udine

Il Comune di Udine organizzerà, la stessa sera, alle 21 una cerimonia di fuochi aerei tricolori sparati dal colle del Castello per commemorare i 29 partigiani fucilati nelle carceri di Udine il 9 aprile 1945. Ci troveremo in piazza Libertà alle 20.30 per ricordarli cantando qualche canzone assieme al Coro Popolare della Resistenza.

Questi due incontri sono inseriti nel calendario di iniziative del progetto nazionale “Liberi anche di cantare e di ballare”, creato da Radio Popolare insieme ad ANPI, ARCI, e Istituti nazionali per la Storia del movimento di Liberazione, che prevede una serie di appuntamenti all’insegna della musica e del ballo per celebrare la Resistenza anche in modo festoso, come fecero i partigiani e le partigiane nella città di Milano dopo la Liberazione.
http://www.radiomilanoliberata.it/liberi-di-cantare-e-ballare/

martedì 7 aprile 2015

Il coro canta venite ad ascoltarci

Giovedì 23 aprile ore 18.00 nella sala polifunzionale di via Veneto 164 a Cussignacco: letture e canzoni sulla Resistenza

Venerdì 24 aprile ore 18.00 a Udine :manifestazione di Borgo Villalta


Venerdì 24 aprile ore 20.30 a Udine: cantata in piazza Libertà


Sabato 25 aprile dalle 10 in poi a Udine: corteo per le vie della città partendo da piazza Primo Maggio con soste in piazza Libertà, in via Poscolle e in piazza XXVI Luglio presso il monumento alla Resistenza


Sabato 25 aprile dalle 14 circa in poi a Pradamano: festa dell'Anpi "Resistenza in festa" presso il Parco Rubia 


Giovedì 30 aprile alle ore 20.30 a Tarcento: inaugurazione mostra Repubblica Libera del Friuli Orientale di Comune Tarcento e Anpi Tarcento


Venerdì 1 maggio alle ore 16 circa a Udine in piazza Venerio: Festa del Primo Maggio con CGIL Udine e altre asociazioni


Sabato 2 maggio alle ore 10 a Tricesimo: manifestazione in ricordo del 25 aprile di Anpi Tricesimo


Domenica 24 maggio alle ore 14 circa presso Casera Ditta (Erto): la Resistenza in montagna

martedì 24 febbraio 2015

Ciao comandante Rapotez


Nelle prime ore del 23 febbraio è morto all’Ospedale civile di Udine Luciano Rapotez, dirigente dell’ANPI regionale e provinciale, ai quali ha dedicato tanti anni della sua vita con una presenza e un impegno esemplari. Da mesi era sofferente di una grave malattia che l’aveva costretto all’immobilità; gli sono stati accanto la moglie Tina, il figlio Stelio e i numerosi amici e compagni dell’ANPI con i quali fino alla fine ha discusso dell’attività dell’Associazione, della situazione politica e della sua intensa vita.

Le esequie in forma laica avranno alle ore 12,00 di mercoledì 25 febbraio 2015 presso le celle mortuarie dell'Ospedale di Udine in Via Chiusaforte.

Udine, 23 febbraio 2015
L'ufficio stampa 
Era nato a Muggia il 19 aprile 1920. Dopo aver frequentato l'Istituto tecnico superiore, entrò nel mondo del lavoro come tornitore meccanico. Contemporaneamente prendeva contatti con le organizzazioni clandestine di antifascisti presenti nella sua cittadina e nel 1936 fu accolto in seno al Partito Comunista d’Italia.
Chiamato alle armi, fu arruolato in Marina. L'otto settembre 1943 lo colse nella base militare di La Spezia. Come tanti altri soldati italiani in quel frangente, intraprese l’avventuroso ritorno a casa, quindi, per evitare i bandi di chiamata alle armi del Gauleiter Rainer, si rifugiò insieme a tanti altri  giovani, sul Carso. Quando, su iniziativa del partito comunista triestino, a metà settembre ’43 nacque la prima brigata “Triestina”, a cui affluirono numerosi  muggesani, istriani e militari sbandati, non esitò ad arruolarsi, passando poi, dopo il rastrellamento dell’autunno che praticamente distrusse la formazione, nel battaglione “Triestino”, guidato da uomini di grande valore come Ferdinando Marega, Vinicio Fontanot, Riccardo Giacuzzo.
Nel dopoguerra, continuò la sua attività nelle organizzazioni antifasciste, affrontando i tempi complicati del Governo militare alleato.
Il ritorno di quelle zone all’Italia non portò grandi benefici a chi aveva fatto come scelta di vita quella dell’antifascismo. L’Italia e l’Europa erano sotto la cappa della guerra fredda e del più sfrenato anticomunismo. In questo contesto, Luciano Rapotez fu coinvolto in una vicenda che segnerà la sua vita.  Arrestato nel gennaio 1955 dalla polizia italiana con l’accusa di rapina e omicidio, fu torturato per giorni interi affinché confessasse: e le torture indicibili lo portarono a confessare ciò che non aveva commesso, come dimostrò la conclusione del processo:  “assolto per non aver commesso il fatto”, dopo una detenzione preventiva di 34 mesi, che gli costarono la perdita del lavoro e la distruzione della famiglia. Questo trauma lo segnò per sempre e determinò la sua instancabile lotta contro l’arma vergognosa della tortura, che ancora nel nostro ordinamento non è perseguita come dovrebbe. Questa lotta senza quartiere e (come purtroppo succede in tante sacrosante lotte intraprese nel nostro Paese) “donchisciottesca”, fu largamente conosciuta dall’opinione pubblica come il “caso Rapotez”, raccontato in libri e filmati.
Dopo la scarcerazione, Luciano Rapotez fu costretto a prendere la via dell'emigrazione in Germania dove restò fino al 1986.
Rientrò in Italia da pensionato. A Udine, città di origine della sua seconda moglie, subito si impegnò nell'ANPI, di cui divenne Segretario Provinciale nel 1987, carica che ricoprì ancora nel Comitato Regionale.
Luciano Rapotez in tutti questi anni è stato il più stretto collaboratore di Federico Vincenti e ha promosso e partecipato a centinaia di iniziative, incontri, convegni, manifestazioni della Resistenza.
A questo ha unito un personale e sentito impegno civile, affinché fosse inclusa nel codice penale italiano la previsione e la sanzione del reato di tortura. Questa battaglia lo ha portato a collaborare con personalità come Moni Ovadia, Gherardo Colombo, Gian Antonio Stella, che ne ha parlato nei suoi editoriali sul “Corriere della Sera”

mercoledì 21 gennaio 2015

Festa D'Aprile

"Divertente" canzone composta da Sergio Liberovici e Franco Antonicelli nel 1948, elaborando i testi degli stornelli che venivano mandati in onda dall'emittente partigiana Radio Libertà (che trasmetteva da Sala Biellese)



E' già da qualche tempo che i nostri fascisti si fan vedere poco e sempre più tristi, hanno capito forse, se non son proprio tonti, che sta arrivare la resa dei conti. Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia per conquistare la pace, per liberare l'Italia; scendiamo giù dai monti a colpi di fucile; evviva i partigiani! è festa d'Aprile. Nera camicia nera, che noi abbiam lavata, non sei di marca buona, ti sei ritirata; si sa, la moda cambia quasi ogni mese, ora per il fascista s'addice il borghese. Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia... Quando un repubblichino omaggia un germano alza il braccio destro al saluto romano. ma se per caso incontra partigiani per salutare alza entrambe le mani. Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia... In queste settimane, miei cari tedeschi, maturano le nespole persino sui peschi; l'amato Duce e il Fuhrer ci davano per morti ma noi partigiani siam sempre risorti. Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia... Ma è già da qualche tempo che i nostri fascisti si fan vedere spesso, e non certo tristi; forse non han capito, e sono proprio tonti, che sta per arrivare la resa dei conti. Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia...