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lunedì 19 novembre 2012

Il coro a Direzione Scampia

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Messaggi e 2600 libri per Scampia

Una cinquantina di fazzoletti rossi e verdi, allacciati al collo dei coristi, si muovono all’unisono per celebrare gli ideali della Resistenza. All’evento Direzione Scampia ha partecipato ieri anche il Coro popolare della Resistenza, originale gruppo di coristi friulani, amatoriali solo di fatto, che dal febbraio 2011 ha deciso di esprimere attraverso il canto sentimenti e impegno. «Ancora prima che il gruppo nascesse – dice Nicoletta Oscuri, una delle due maestre di canto del coro insieme a Claudia Grimaz - era evidente che qualcosa bolliva in pentola. Da quando si è formato il coro, è sembrato che il Friuli non stesse aspettando altro». In effetti questi coristi pasionari stanno girando la regione, proponendo le canzoni più famose, ma anche quelle meno note delle Resistenze di tutto il mondo, a testimonianza che la voglia di non dimenticare è più viva che mai, per dire anche no alle illegalità. «Questo progetto è stato fortemente voluto da Ornella Lupi, Antonella Fiore, presidente del circolo Arci Mis(S)kappa, e Federica Lucenti. Io e Claudia Grimaz – racconta Nicoletta Oscuro - vi abbiamo aderito con entusiasmo, cercando di non far mancare anche il gusto estetico della musica». (a.d.) La grande freccia formata dai libri, stesi orgogliosi di fronte all’ingresso del municipio di Udine, non poteva certo rimanere indifferente agli occhi dei passanti nel centro cittadino. L’originale ringraziamento che il Coordinamento provinciale di Libera ha voluto mettere in scena dopo la straordinaria raccolta di libri a favore della biblioteca popolare di Scampia (avvenuta durante il 41.mo Palio teatrale studentesco) ha decisamente rotto i classici equilibri del sabato pomeriggio nel salotto udinese. Chi ieri pomeriggio è passato di lì non ha potuto fare a meno di curiosare in piazzetta del Lionello, attratto da questi 2600 volumi stesi a terra in una simbolica freccia (in Direzione Scampia, appunto, come era intitolata la manifestazione) e dalle voci che dai gradini del palazzo D’Aronco lanciavano i loro messaggi di legalità. Facciamo un salto indietro. Il Coordinamento udinese di Libera (associazione che si batte contro le mafie) si è inserito all’interno del Palio studentesco, quest’anno dedicato al tema della legalità, per proporre il suo messaggio. Lo scrittore Rosario Esposito La Rossa, al termine di una lettura, ha così lanciato alla platea degli studenti l’idea della raccolta dei libri per costituire la prima biblioteca popolare nel quartiere napoletano di Scampia (noto per l’alto tasso di criminalità) e in pochi giorni sono stati raccolti 2600 volumi, che partiranno verso la Campania grazie alla ditta Ceccarelli. E mentre i ragazzi del Palio, i CCTF, si sono alternati nella lettura di brani sul tema della legalità, i curiosi si affacciavano sulla grande freccia fatta di libri per infilare i loro messaggi ai ragazzi di Scampia. Tutti infatti hanno avuto la possibilità di lasciare un cartoncino con le proprie parole, i pensieri destinati a questi futuri lettori sconosciuti. Un filo fortissimo, che unirà Udine (assieme ad altre città italiane) a Scampia, diventata il simbolo del degrado sociale di Napoli. «È pazzesco cosa siamo riusciti a fare – ammette emozionato Rosario La Rossa, l’ideatore del progetto - visto che così stiamo riuscendo ad annullare distanze relazionali e sociali incredibili. Se copriamo simbolicamente più di 800 chilometri di distanza è perché abbiamo davvero seminato bene, lanciando i semi della legalità in mezzo agli studenti udinesi». Rosario, giovane scrittore napoletano, è a Udine per portare il suo messaggio contro il degrado e le illegalità. Mentre guarda orgoglioso i libri che indicano la sua città, indossando il giubbotto della scuola calcio di Scampia, il Coro popolare della Resistenza ha cominciato a intonare i suoi canti. Da un’occasione di ringraziamento, l’iniziativa Direzione Scampia si è così trasformata in un’incredibile momento di condivisione di forti ideali. La lotta alle mafie e la Resistenza sono diventate note di un’unica sinfonia, cantata col cuore e la passione davanti a un’inizialmente meravigliata e poi sempre più coinvolta platea di udinesi. Anna Dazzan

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