Il 25 Aprile è la Festa della Liberazione, è una festa importante per noi che abbiamo a cuore la democrazia, l’antifascismo e la Costituzione. Per questo al circolo ARCI Mis(s)kappa e all'ANPI di Udine è venuta l’idea di costituire un “Coro Popolare della Resistenza”, un coro in cui si canteranno le canzoni che accompagnavano i partigiani sui monti, quelle che hanno cantato i nostri nonni.
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giovedì 26 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
venerdì 27 settembre
alle ore 20 su radio onde furlane si parlerà del Coro Popolare della Resistenza con Ornella, Antonella e Federica
mercoledì 18 settembre 2013
il bersagliere
è il riadattamento di un canto militare della Prima Guerra Mondiale dedicato ai bersaglieri, come da titolo originale. L’autore è anonimo.
Brigata Garibaldi
Composto collettivamente da un gruppo di partigiani a
Castagneto di Ramisèto nella primavera del 1944 sull'aria di una vecchia marcia
fascista cantata durante anche la guerra di Spagna (ma la cui origine più
antica potrebbe essere ottocentesca e garibaldina), è considerato l'inno quasi
ufficiale delle brigate garibaldine della provincia di Reggio Emilia.
Impossibile non ricorda-re l'interpretazione dell'indimenticabile Giovanna
Daffini contenuta nell'album La Resistenza nell'Emilia Romagna citato in
discografia.
Marciar Marciar
Era la canzone della formazione partigiana ossolana
comandata da Filippo Beltrami, noto come ''il Capitano''. Essa venne poi
adottata dalla Divisione alpina ''Filippo Beltrami'', autonoma.
Le parole vennero scritte dal comandante partigiano Alfredo Di Dio, che prese lo spunto, sia per il testo sia per la melodia, da una preesistente canzone dei bersaglieri, peraltro cantata anche in altri corpi (per esempio in aviazione. Inf. Cesare Bettini, Vedi all'Istituto de Martino nel fondo Ricerca Adda il nastro ceB mlB/6, reg. Cassano d'Adda, Milano, 17 maggio 1973). Durante la prima guerra mondiale conobbe delle varianti legate al fenomeno della diserzione. Ne e' un esempio la lezione riportata - testo e musica - in C. NOLIANI, Canti del popolo triestino, Trieste, Libreria Internazionale ''Italo Svevo'', 1972, p.286, che si dice essere formata da strofe filtrate dal fronte e ritenute popolarissime, a Trieste, nel primo dopoguerra. Ne riportiamo il testo: ''Marciam, marciam / marciam, mi bate il cuor. / S'acende la fiama, / la fiama de l'amor / quando vedo un disertor / scampar ! / / Lontan, lontan / xe i nostri disertor / S'acende la fiama / ecc, ''). Il canto che servi' da modello a Di Dio trova la sua piu antica ascendenza in una canzonetta ottocentesca riportata da un foglio volante, che ha sul frontespizio il ritratto di Alessandro Ferrero di Lamarmora e si intitola ''Il bersagliere, nuova canzonetta a spese di Petrino Giuseppe'', Tipografia M.Artale di Torino, via Vittoria 17 (vedilo ora pubblicato in Le canzonette the fecero 1'Italia scelte e commentate da Emilio Jona. Milano, Longanesi 1962). Sembra comunque che Di Dio si sia limitato ad adattare alla nuova situazione della guerra partigiana le parole di una delle lezioni del vecchio canto bersaglieresco senza aggiungervi molto di suo.
(C. Bermani e L. Betri, note al disco ''I Caprara tra citta' e campagna'', 1974)
Marciar marciar
Marciar mi batte il cuore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
Quando vedo un partigian passar
Un partigiano vorrei sposar
E sotto il Sole ardente
Col passo accellerato
Cammina il partigiano
Con lo zaino affardellato
Cammina il partigiano
Che stanco mai si sente
Cammina allegramente
Con gioia e con ardor
Marciar marciar
Marciar mi batte il cuore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
Quando vedo un partigiano passar
Non c'e' tenente ne' capitano
Ne' colonnello ne' generale
Questa e' la marcia dell'ideal dell'ideal
Un partigiano vorrei sposar
Le parole vennero scritte dal comandante partigiano Alfredo Di Dio, che prese lo spunto, sia per il testo sia per la melodia, da una preesistente canzone dei bersaglieri, peraltro cantata anche in altri corpi (per esempio in aviazione. Inf. Cesare Bettini, Vedi all'Istituto de Martino nel fondo Ricerca Adda il nastro ceB mlB/6, reg. Cassano d'Adda, Milano, 17 maggio 1973). Durante la prima guerra mondiale conobbe delle varianti legate al fenomeno della diserzione. Ne e' un esempio la lezione riportata - testo e musica - in C. NOLIANI, Canti del popolo triestino, Trieste, Libreria Internazionale ''Italo Svevo'', 1972, p.286, che si dice essere formata da strofe filtrate dal fronte e ritenute popolarissime, a Trieste, nel primo dopoguerra. Ne riportiamo il testo: ''Marciam, marciam / marciam, mi bate il cuor. / S'acende la fiama, / la fiama de l'amor / quando vedo un disertor / scampar ! / / Lontan, lontan / xe i nostri disertor / S'acende la fiama / ecc, ''). Il canto che servi' da modello a Di Dio trova la sua piu antica ascendenza in una canzonetta ottocentesca riportata da un foglio volante, che ha sul frontespizio il ritratto di Alessandro Ferrero di Lamarmora e si intitola ''Il bersagliere, nuova canzonetta a spese di Petrino Giuseppe'', Tipografia M.Artale di Torino, via Vittoria 17 (vedilo ora pubblicato in Le canzonette the fecero 1'Italia scelte e commentate da Emilio Jona. Milano, Longanesi 1962). Sembra comunque che Di Dio si sia limitato ad adattare alla nuova situazione della guerra partigiana le parole di una delle lezioni del vecchio canto bersaglieresco senza aggiungervi molto di suo.
(C. Bermani e L. Betri, note al disco ''I Caprara tra citta' e campagna'', 1974)
Marciar marciar
Marciar mi batte il cuore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
Quando vedo un partigian passar
Un partigiano vorrei sposar
E sotto il Sole ardente
Col passo accellerato
Cammina il partigiano
Con lo zaino affardellato
Cammina il partigiano
Che stanco mai si sente
Cammina allegramente
Con gioia e con ardor
Marciar marciar
Marciar mi batte il cuore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
S'accende la fiamma
La fiamma dell'amore
Quando vedo un partigiano passar
Non c'e' tenente ne' capitano
Ne' colonnello ne' generale
Questa e' la marcia dell'ideal dell'ideal
Un partigiano vorrei sposar
Il 6 Ottobre il Coro si esibisce a Marzabotto (BO)
Nel
comune di Marzabotto, commemorazione del 69esimo anniversario dell'eccidio.
Presso il municipio del comune si accoglieranno le delegazioni e verranno
intonati canti della Resistenza e partigiani. A seguire nella chiesa
parrocchiale del comune si terrà la Messa solenne in onore dei caduti.
Deposizione delle corone commemorative nel Sacrario ai Caduti e orazione
ufficiali nella Piazza dei Martiri delle Fosse Ardeatine.
L'eccidio di Monte Sole (più noto come strage di Marzabotto,
dal maggiore dei comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste inItalia tra
il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana
Morandi e Monzuno che comprendono le pendici di Monte Sole in provincia di Bologna, nel quadro di
un'operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la
formazione partigiana Stella Rossa.
La strage di Marzabotto, con circa 1830 morti (tra cui intere famiglie e molti
bambini), è uno dei più gravi crimini di
guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze
armate tedesche in Europa occidentale durante la seconda guerra mondiale.
mercoledì 11 settembre 2013
Attenzione Attenzione!
Cari coristi vecchi e nuovi se qualcuno vuole aggiungersi:
martedì 17 si riprende con l'attività coro ore 18e30 con piccola riunione alle 18e30 puntuali (che dopo non si debba ripetere tutto da capo) ordine del giorno:
1 - Marzabotto con costi corriere e orari partenze
2 - Manifesto
3 - varie ed eventuali raccolta proposte
martedì 17 si riprende con l'attività coro ore 18e30 con piccola riunione alle 18e30 puntuali (che dopo non si debba ripetere tutto da capo) ordine del giorno:
1 - Marzabotto con costi corriere e orari partenze
2 - Manifesto
3 - varie ed eventuali raccolta proposte
Le nostre Maestre
Claudia Grimaz è interprete a partire dall''89 come cantante e attrice di diversi spettacoli. Nel '95 è la corifea ne "I Turcs tal Friul" di P. P. Pasolini con la regia di Elio de Capitani. L'autrice delle musiche è Giovanna Marini, e per quest'ultima seguiranno altri lavori: partecipa infatti nel '96 a "Orestejia" regia di Franz Marijnen per il Teatro Reale Fiammingo di Bruxelles (registrazione del CD delle musiche originali per Igloo+), nel '98, nel ruolo di "Argentina" a "La bague Magique", opera dall'omonimo libretto goldoniano per l'Opera di Nancy con la regia di J.C.Berutti e nel '99 a "Le Coefore" di Eschilo per la regia di Elio de Capitani. Nel settembre 2002 partecipa alla Biennale di Venezia come cantante per le Commissioni di nuova musica eseguendo composizioni di col ruolo di "Caterina", nell'opera "Antinesca" di Giulia D'Andrea, rappresentata nell'ambito della stessa Biennale.
Nel settembre 2004 si diploma presso il "Conservatorio di Musica J.Tomadini" di Udine con l'insegnante Cristina Mantese.
Nel 2005 è cantante e attrice nello spettacolo musicale "Achtung banditi", cui segue la pubblicazione di un CD uscito con la rivista "Carta" e nell'aprile de "Il Friuli" di P.P. Pasolini con la regia di D.Micheletto, nel settembre dello stesso anno è la voce recitante di "Enoch Arden" di R.Strauss accanto al pianista Aldo Orvieto dell’EX novo Ensemble di Venezia, con i quali seguiranno altre collaborazioni. Nell'ottobre del 2005 partecipa all'allestimento de "Il convitato di pietra" di G.Gazzaniga per il Teatro Donizetti di Bergamo che inaugura la stagione lirica 2005, cui segue la realizzazione di un DVD dell'opera per l'Editore Bongiovanni.
Nel 2006 inizia la collaborazione con l'ensemble vocale Oktoechos diretto dal M° Lanfranco Menga che si dedica all'esecuzione del repertorio vocale monodico e polifonico del XII e XIII secolo e col quale registra un CD per l'etichetta Tactus nell’ottobre 2007. Nel giugno 2007, assieme all’Ensemble Cameristico Sergio Gaggia esegue "Pierrot Lunaire" di A.Schömberg.
Nicoletta Oscuro si diploma nel 1995 presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”di Udine. Come attrice è diretta da E. Allegri, Gigi Dall’Aglio, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Marcela Serli, Mèdèric le Gross e Valerie Cordy, Maril Van Den Broek. Nell’estate 2003 e 2004 partecipa alla tourneè di Arlecchino e Ginghis Khan spettacolo di Circo-Teatro in collaborazione con The Mongolian National Circus e The Mongolian Music and Dance College È attrice e cantante in Achtung Banditi!, concerto teatrale sulla Resistenza, produzione Teatro Club di Udine e Assoprosa di Pordenone e in Afro-Blue di Barbara Errico. Dal 2006 è parte di un trio vocale. Come danzatrice partecipa allo spettacolo A una certa età, regia di Giuliana Musso nell’ambito di Filofest 2007. Nel 2008 per il teatro della Sete di Udine firma la regia di Scritto sul corpo, spettacolo sui disturbi alimentari. Per l’Academia de gli Sventati dirige Assedio di Barbara Bregant. Nel 2009 dirige con Serena Di Blasio Accanto a Medea da Euripide e Christa Wolf. Nel 2010 partecipa come attrice e cantante a Odissee regia di C.De Maglio musiche di G.Marini ed è attrice e cantante in La città ha fondamenta sopra un misfatto di Giuliana Musso. Dal 2005 tiene seminari di Commedia dell’Arte ed espressività della maschera presso la Scuola di teatro “Andamio ‘90” di Alejandra Boero a Buenos Aires. Vive a Udine.
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